Ad un certo punto della mia formazione, ho deciso di occuparmi del sostegno ai genitori. I genitori sono la più grande e preziosa risorsa che i bambini e i ragazzi hanno a disposizione: la vera strategia vincente consiste nel sostenere il loro ruolo educativo. Ristabilire le basi educative , questa è la sfida del nostro lavoro. I genitori vanno aiutati a ristrutturare condizioni educative adeguate , come la giusta distanza, il gioco di squadra, la coesione, il sostegno alle autonomie, perché i bambini stanno bene quando i genitori sono educativi, e riconoscono il valore degli insegnanti che stimolano e attivano le competenze piuttosto che di quelli che tengono lezioni rigide e frontali. Se la vera emergenza che stiamo vivendo è la disattenzione educativa verso le nuove generazioni, io conservo una grande speranza: sono convinta che i genitori possano farcela, che gli insegnanti siano in grado di organizzare una scuola migliore che punti sulle risorse del bambino e non sull’accanimento nel trovare dei deficit. Oggi alcuni bambini, ancor prima di mettere piede nella scuola, sono già etichettati: Sindrome da iperattività. Una definizione che negli anni precedenti sarebbe stata definita come: vivacità! Credo che ci sia bisogno di riprogettare un’organizzazione adeguata ai nostri tempi per recuperare quel ruolo educativo ormai facilmente delegato agli operatori della società medica. Pensate che, negli ultimi quindici anni i bambini e i ragazzi italiani sono stati investiti da un’ondata diagnostica a orientamento neuropsichiatrico senza alcun precedente storico. Quando si tratta di bambini, sfruttare le inevitabili aspettative e preoccupazioni dei genitori e cavalcare l’onda delle ansie è fin troppo facile! Ma questo non fa altro che aumentare l’inquietudine emotiva di madri e padri e favorire interessi economici che nulla hanno davvero a che vedere fare con la salute e la cura dell’infanzia.
Pedagogista, Rosalba Bratta