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ARTÙ, UN CANE PER MAESTRO

Luglio 7th, 2016 | Posted by filippo in news

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Perché Artù è nella nostra scuola?
I bambini hanno una naturale predisposizione a confrontarsi con il mondo degli animali ed avere Artù a scuola vuol dire semplicemente vivere un’esperienza! D’altra parte sono le esperienze che permettono di sviluppare competenze, saranno le stesse esperienze a dare forma alla relazione tra il cane e i bambini.

In che modo?
Vivendo Artù! Vivere il cane significa approfittare di ogni occasione per renderlo partecipe della vita scolastica, entrare nel quotidiano dove ogni momento ha una straordinaria valenza, ci porta a ragionare su ciò che accade, si intrecciano dinamiche, a volte anche complesse, ma che lasciano il segno, lasciano memoria, lasciano emozioni e ricordo.
Il nostro compito sarà quello di favorire, a volte creare appositamente, una serie di occasioni in cui Artù e i bambini potranno sviluppare competenze relazionali nel pieno rispetto della diversità.

Come riuscirci?
Diventando mediatori di esperienza. Man mano che si presenteranno le situazioni i bambini impareranno a leggere la comunicazione non verbale del cane in modo da poter comprendere le sue richieste ed esigenze, condizione base per instaurare un rapporto.
L’interazione tra Artù e i bambini avverrà sempre in presenza dell’adulto in modo da insegnare, in modo spontaneo, a rispettare il cane e come prendersi cura di lui, questo li aiuterà a sviluppare empatia.

Qual è l’obiettivo primario?
L’obiettivo primario non è fare, ma essere! Artù è un cane ascoltato e per questo ascolta. Del resto è proprio quando capiamo i bisogni altrui, e come soddisfarli, che il nostro ruolo diventa importante. Le cose accadono da sé. Semplici, naturali, non c’è bisogno di parlare o dare comandi. Insieme supereremo ostacoli, identificheremo le risorse, ci divertiremo, giocheremo e ci lasceremo trasportare dalle meravigliose opportunità di crescita che si presenteranno. La conoscenza è tutto……l’amore è tutto il resto!

Pedagogista Clinico
Dott.ssa Rosalba Bratta

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Il sistema immunitario dei bambini è più forte se in casa ci sono cani e gatti

La conferma arriva da uno studio finlandese
I bimbi che crescono a contatto con gli animali domestici come cani e gatti sviluppano meno infezioni respiratorie rispetto a quelli che non hanno questo tipo di contatti.
I bambini che hanno animali in casa, inoltre, non solo si ammalano meno, ma hanno bisogno di meno antibiotici. Secondo lo studio il livello immunitario dei bambini è più elevato se l’animale è presente in casa per almeno sei ore al giorno, mentre diminuisce se l’animale rimane meno a contatto con il bambino oppure se viene tenuto all’esterno dell’abitazione.
Dunque i “piccoli” che vivono in campagna sono più fortunati? «Dipende – afferma l’immunologo Jean-François Bach – i bambini che vivono in campagna a contatto degli animali si ammalano meno rispetto ai bambini che vivono ugualmente in campagna, ma non sono circondati dagli animali».
E l’igiene? «Ad essere davvero pericoloso è il biberon che resta al sole, trasformandosi in un fertile terreno di coltura per i batteri, ma non bisogna allarmarsi se un bambino ha le mani non troppo pulite e si mette le dita in bocca – rassicura Bach, membro dell’Accademia delle Scienze – quello che conta è l’igiene dell’acqua che beviamo, il rispetto dei corretti procedimenti della catena del freddo e un saggio impiego di vaccini e antibiotici, dei quali non bisogna mai abusare».

www.lazampa.it

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